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Osteopatia

L’Osteopatia è una medicina complementare (TCAM) riconosciuta dall’ OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e definita nel 2007 come una medicina basata sul contatto primario manuale nella fase di diagnosi e trattamento, scarica qui (ITA e ENG) i parametri di riferimento per la formazione in osteopatia.

 

L’Osteopatia si basa sul considerare l’essere umano come l’unità di corpo, mente e spirito. Ogni singola parte del corpo è in grado di interagire con l’insieme attraverso il movimento, cartina tornasole della qualità della vita e della salute. Attraverso la sua valutazione (analisi della postura e palpazione) è possibile individuare gli eventuali disequilibri funzionali su cui intervenire facendo uso di tecniche manuali in grado di correggerli, migliorando così la fisiologia del movimento e quindi potenziando la salute e la capacità di autoguarigione presente in natura (Medicus curat, natura sanat: il medico cura, la natura guarisce).

Senza l’utilizzo di farmaci, ma di rimedi naturali (in Italia definiti integratori alimentari), e attraverso la manipolazione dei tessuti, un osteopata è in grado di innescare i processi di autoguarigione di cui è naturalmente dotato l’organismo. Non può quindi essere inserita tra gli interventi riabilitativi e medici: l’osteopatia è complementare al professioni sanitarie, come la fisioterapia e la medicina convenzionale.

L’osteopatia può agire interessando l’apparato neuro-muscolo-scheletrico, cranio-sacrale, vascolare e viscerale. Oltre ad essere un valido contributo e supporto nella cura di molte patologie, che debbono essere prese in carico da professionisti sanitari, l’osteopatia si dimostra molto efficace anche nelle prevenzione e soprattutto nel potenziamento dello stato di salute. La sua efficacia, oltre che ad essere testimoniata dagli stessi utenti (circa il 7-8% della popolazione ricorre all’osteopatia secondo i dati Istat ed Eurispes 2012), è dimostrata dalle evidenze emerse dalla ricerca scientifica facilmente reperibile in letteratura.

In Italia ci sono circa 6mila osteopati, di cui circa 2.500 iscritti al ROI (Registro Osteopati Italia).

LE ORIGINI

La disciplina fu fondata in America nel 1874 da Andrew Taylor Still a Kirksville, Missouri, medico di una piccola città di frontiera. Inventò l’osteopatia per sopperire alla mancanza di mezzi nella cura dei suoi pazienti, convinto, dopo numerosi studi sull’anatomia umana, che molte malattie possono essere curate intervenendo per correggere le malposizioni anatomiche che interferiscono con la circolazione sanguigna e l’attività nervosa.

Il nome osteopatia (osteopathy in inglese) deriva dal greco, osteon (osso) e path (via percorso), in quanto secondo Still la salute si raggiunge e si mantiene attraverso un percorso nel quale la struttura scheletrica ricopre un’importante ruolo.

L’OSTEOPATIA NEL MONDO

Fu durante la presidenza di Theodore Roosevelt, primi anni del novecento, testimone diretto della valenza curativa dei trattamenti osteopatici, che l’osteopatia fu ufficialmente riconosciuta negli USA.  A partire dall’esperienza americana, con la sempre maggiore diffusione del nuovo approccio nel corso dell’ultimo secolo, la fondazione di scuole e università, la crescente uniformità dei programmi di studio e lo sviluppo della ricerca scientifica, diversi paesi nel mondo hanno inserito la medicina osteopatica nei piani dei sistemi sanitari nazionali (nel 1991 entra di diritto tra i servizi della sanità pubblica degli USA).

In Europa l’osteopatia si diffonde in modo non uniforme a partire dal Regno Unito dove sbarca nel 1911 con la fondazione della British Osteopathic Association. Nel 1993 la professione viene riconosciuta legalmente ed inserita nel Sistema sanitario nazionale e nel 1998 viene costituito il General Osteopathic Council, organo predisposto alla tutela degli standard formativi, dello sviluppo professionale e della sicurezza dell’utenza. Il riconoscimento arriva a seguire in Finlandia (1994) e in Belgio (1999), in Francia nel 2004. Una regolamentazione parziale del settore viene definita in Danimarca, Germania, Svizzera, Lussemburgo e Olanda.

In Spagna e Italia, dove la diffusione dell’osteopatia risale agli anni ’80, Governo e Associazioni di categoria sono al lavoro da alcuni anni per la definizione di una legge che regolamenti il settore con l’obiettivo di assicurare qualità e sicurezza del servizio offerto.

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